31_05_2012 | BILANCIO, IN COMMISSIONE NON C’E’ ACCORDO SULL’IMU. VOTAZIONE RINVIATA A MARTEDI’. SLITTA ANCHE IL CONSIGLIO

Giovedì, 31 Maggio 2012

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BILANCIO, IN COMMISSIONE NON C’E’ ACCORDO SULL’IMU. VOTAZIONE RINVIATA A MARTEDI’. SLITTA ANCHE IL CONSIGLIO


Questa mattina in commissione (seduta congiunta di prima e quinta) alla fine si è scelto di rinviare a martedì prossimo la votazione sulla delibera attraverso cui il Comune introdurrà dell'imu e sul regolamento delle aliquote e delle detrazioni che cercheranno di rendere meno ingiusta l’applicazione della tassa. Si allungano i tempi per il già di per sé bradipo bilanciodi previsione. Ma alla fine della fiera tutti i commissari, di maggioranza e di minoranza (quelli che hanno proposto il rinvio) hanno capito che nella vicenda era meglio vederci più chiaro. Per il regolamento c’è tempo fino a settembre (perché tanto a giugno si pagherà un acconto sulle aliquote base).


La mattinata, prima ancora che l’assessore Gianluca Brasini e i dirigenti iniziassero a relazionare, è partita con la proposta di rinvio da parte del Pdl. “Ci hanno consegnato le carte solo il giorno prima e oggi, secondo la giunta, noi consiglieri avremmo dovuto votare la delibera in commissione. Tempi stretti da blindatura totale”, nota Giuliana Moretti del Pdl. “Non si era mai visto che il consiglio non potesse ragionare, proporre e minimamente discutere, valutando eventuali proposte migliorative del consiglio comunale”.


E invece la blindatura è stata rotta, anche grazie alla cocciutaggine della minoranza. Presto un po’ tutti hanno capito che sarebbe stato meglio rimandare. Sarà per l’aliquota sulla prima casa che passa dallo 0,4 allo 0,5 (un punto in più rispetto al minimo richiesto dal governo). Sarà per le altre aliquote: gli immobili diversi dalla prima casa 0,99, 1,06 per le case sfitte, 0,76 per i canoni concordati, 0,1 per i fabbricati agricoli. Sarà per le detrazioni che sembrano molto poche: la franchigia a 200 euro, l’esenzione di 50 euro a figlio fino a 26 anni di età e fino al quarto, per anziani residenti in case di riposo, cooperative di edilizia a proprietà indivisa, fabbricati agricoli e canoni concordati. Misure considerate non sufficienti da alcuni commissari. Poco successo ha avuto l'idea delle 12 rate.


“Oggi il mio gruppo – spiega Giuliana Moretti – ha presentato un emendamento che introduce agevolazioni verso alcuni soggetti passivi, modulando la tassa in modo che risulti più giusta, dal momento che lo stato no lo fa. Esercitando la potestà regolamentare il comune può accollarsi ulteriori riduzioni per le fasce di reddito più basse in relazione ai parametri Isee di cui si deve tenere conto. Oltre ai 200 euro abbiamo proposto una ulteriore esenzione di 100 euro per anziani, per coloro che hanno a carico persone disabili, per i malati, per i coniugi separati, per chi ha perso il lavoro nei 18 mesi precedenti, per chi ha contratto un mutuo, per le famiglie a partire da tre figli a carico. Naturalmente questi soggetti non devono superare una fascia di reddito (Isee da 12mila a 25mila)”.


Altra questione. Le amministrazioni comunali devono iscrivere in bilancio di previsione l’entrata da imu in base agli importi stimati dal Dipartimento delle finanze del Ministero dell’economia e delle finanze, “che per quanto ci riguarda – nota Gennaro Mauro (Pdl) – risulta essere superiore di 17 milioni di euro rispetto a quello preventivato dagli uffici comunali di Rimini. La diretta conseguenza è che le aliquote imu previste da Gnassi-Brasini risentono di questo adempimento e quindi sono proiettate in alto, determinando situazioni di forte disagio per alcune categorie di cittadini, disagio che è stato completamente ignorato”.
La stessa normativa prevede che l'accertamento convenzionale (stima imu da parte del Ministero) “sarà rivisto unitamente agli accertamenti relativi al fondo sperimentale di riequilibrio e ai trasferimenti erariali, in esito a dati aggiornati da parte del medesimo Dipartimento delle finanze”.


L’implicazione di ciò è che “le amministrazioni comunali che hanno approvato il bilancio preventivo prima di marzo 2012, non avendo dovuto ottemperare a tale obbligo, non solo hanno potuto mettere in preventivo una minore cifra imu e quindi in generale prevedere minori aliquote per tutti, ma si troveranno anche nella condizione di non richiedere nessun onere aggiuntivo ai cittadini, perché l'eventuale scostamento con la stima ministeriale sarà rivista dal Dipartimento delle finanze”.


Polemico è Gioenzo Renzi verso “la manovra di bilancio, approvata dalla Giunta Comunale di Rimini e presentata questa mattina in Commissione Consigliare, in verità, aggrava la tassazione del Governo sulla casa (riferendosi all’aliquota allo 0,5 per la prima casa, ma anche allo 0,99 per le altre case, ndr)”. Per le abitazioni diverse dalla prima gli aumenti rispetto allo scorso anno sono dal 20 al 23 per cento in più, fa notare Renzi.


Insoddisfatti anche i grillini. “Si va a lavorare sull’imu per finanziare risorse inutili”, nota Luigi Camporesi. Più esplicita Carla Franchini: “E mentre Masini (Massimo, direttore di Aeradria, ndr) si prepara ad incassare 5 milioni di euro di denaro pubblico fresco fresco (800mila dei quali saranno gentilmente concessi dal sindaco Gnassi) ecco che l'aliquota dell'imu prima casa viene va allo allo 0,5”.